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Una delle danze più belle e rappresentative, eseguite dal nostro
workshop di danza, è l’Equality che tratta un tema molto
importante: “la parità di diritti fra uomo e donna”. La parità è
un principio basilare della fede Bahà’i, le donne infatti devono
avere eguali condizioni degli uomini. La giustizia divina
richiede che i diritti di ambo i sessi siano ugualmente
rispettati perché nessuno agli occhi di Dio è superiore all’
altro. ln alcuni paesi orientali, come l’Afghanistan, pero’ la
donna viene trattata come un oggetto, è costretta a sposarsi con
un uomo che viene scelto dal padre e da quel momento lei diventa
sua proprietà. Le condizioni in cui è costretta a vivere sono
terribili: deve indossare vestiti che coprano completamente
tutte le parti del corpo e sul viso deve mettere il cosiddetto
“burqa” affinché nessuno possa vederla; se cercasse di
trasgredire questo gli causerebbe la perdita delle mani o delle
braccia o in casi peggiori e terribili della vita. Parità fra
uomini e donne non significa identità di funzioni, il che è
fisiologicamente impossibile. In alcune cose le donne sono
superiori agli uomini, in altre gli uomini sono più adatti delle
donne, mentre in moltissimi casi la differenza di sesso non
conta affatto.
Il loro ingresso in tutti i dipartimenti umani è un fatto
inconfutabile e incontrovertibile, non c’è nessuno che possa
ritardarlo o impedirlo, negare un tale diritto equivale ad
infliggere un’ingiustizia nei riguardi di metà della popolazione
mondiale e incoraggiare negli uomini atteggiamenti e abitudini
negative che si estendono dalla famiglia al lavoro, alla vita
politica, fino ai rapporti internazionali. Bahà’u’llàh dice che:
Il mondo dell’umanità ha due ali: una le donne, l’altra gli
uomini Finché le due ali non saranno ugualmente sviluppate
l’uccello non potrà volare.
L’Equality, eseguita da una figura maschile ed una femminile,
all’inizio vede il personaggio maschile tenere lontana la
protagonista ma alla fine la donna saprà farsi valere e l’uomo
accetterà la moglie come sua pari. In passato il mondo è stato
governato con la forza: l’uomo ha dominato la donna, perché egli
è più forte ed aggressivo, qualità del corpo e della mente, ma
la bilancia comincia a spostarsi, la forza ve perdendo il suo
dominio e la sveltezza mentale, l’intuizione e le qualità
spirituali dell’amore e dell’abnegazione, che sono le forti doti
della donna, vanno affermandosi. Così la nuova era sarà meno
mascolina e maggiormente imbevuta di ideali femminili, o per
dire più esattamente sarà un’era in cui gli elementi maschili e
femminili della civiltà saranno equamente bilanciati. Soltanto
quando le donne saranno ben accette in una totale partecipazione
in tutti i campi dell’operare umano, si creerà quel clima morale
e psicologico in cui potrà emergere la pace internazionale.
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